I primi computer Lemon II vedono la luce, a metà del 1981, alla Selcom di Ravenna, dove viene eseguita la copia della scheda madre di un Apple II euro plus.Inizialmente viene venduta la scheda madre senza contenitore insieme alla tastiera e all’alimentatore, che nei primi prodotti era di tipo non switching. Chi comprava le schede le assemblava autonomamente in un contenitore.
Foto da pubblicità dell'epoca
Per far fronte alle richieste di chi voleva una macchina completa la Selcom cominciò ad assemblare le schede in un contenitore commerciale che acquistava dalla Toptronic srl di Milano.
L’enorme successo del Lemon II portò la Selcom a stringere un accordo con la Jen Elettronica di Pescara che iniziò la produzione del Lemon II negli stabilimenti di Montelupone (MC), appositamente acquistati a tale scopo.
La JEN commercializzava autonomamente i suoi prodotti, alcuni con il marchio “Selcom by JEN” ed altri con il marchio “Belton electronics”, nome della divisione di Montelupone che li produceva.
La Jen preparò un contenitore specifico per il computer, inizialmente in lamiera e in materiale plastico in seguito.
Lemon II prodotto dalla JEN - Foto Giorgio Morocutti
Nel 1983 il prodotto viene rinnovato con l’introduzione di alcune migliorie, tra le quali una nuova tastiera con tastierino numerico esadecimale. Al modello originale, che viene denominato “JEN PC 1”, viene affiancata una versione con 64 kB di ram (JEN PC 2) e una versione dotata di processore aggiuntivo Z80, il “Biprocessor 64” (JEN PC 3). Quest’ultima versione consentiva di utilizzare il sistema operativo CP/M.
"Biprocessor 64" - Foto da pubblicità del 1983
Nel 1984 entrò in produzione anche un “biprocessore compatto” che integrava nel case un floppy drive di tipo slim, dal nome “Biprocessor 64 C”.
Lemon II Biprocessor 64 C - Foto Marco Gastreghini
Lemon II e - Foto Alberto Cavalcoli
Alla Jen, con l'arrivo delle schede cloni Apple II dall’est asiatico, cominciarono ad assemblare schede di importazione. Il Biprocessor 64 C ed il IIe sono dotati di schede taiwanesi.
La JEN commercializzò anche una versione portatile del computer, importato dai mercati asiatici e rimarcato “Lemon II portable”.
Lemon II portable - Foto Kirone
Parallelamente alla produzione di Montelupone, la Lemon Italia srl di Tiziano Centulani (fondatore della Selcom) produceva in proprio i Lemon II. Le schede madri erano in parte costruite internamente e in parte “recuperate” dagli scarti di produzione della JEN.
I computer venivano assemblati in contenitori del tutto simili a quelli dell’Apple II, che Gianni Vecchietti di Bologna importava dai mercati dell’estremo oriente.
Anche la JEN/Belton indirizzò gli sviluppi verso il compatibile IBM, fin dal 1984 quando presentò il suo “Lemon inteligent PC-EXT”, una macchina di classe XT, dotata di processore 8088 con clock a 4.77 MHz.
Lemon PC-EXT - Foto da pubblicità del 1984
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