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- Scritto da Luigi Serrantoni
Non si è ancora placato lo scalpore destato dagli straordinari risultati dell'ultima asta di Apple I, tenutasi lo scorso 22 Ottobre presso la casa d'aste Bonhams a New York, che subito viene annunciata la vendita di un altro esemplare. A proporlo è Christie's, che lo batterà al Rockefeller Center di New York il prossimo 11 Dicembre.
Riuscirà questo esemplare a battere il record di 905.000 $ (725.000 €) raggiunto all'ultima asta? Le premesse ci sono tutte.
Innanzitutto viene enfatizzato il fatto che l'esemplare in vendita ha una tracciabilità storica, e risulta essere stato venduto direttamente da Steve Jobs nel luglio 1976, come documentato dagli assegni utilizzati per l'acquisto.
La dotazione comprende il manuale originale, ed una rara tastiera Datanetics dell'epoca, che era il modello suggerito dalla Apple. Pochi sono i modelli che possono vantarne una. Bisogna però riferire che l'interfaccia a cassette non è originale, ma una copia realizzata da un appassioanto americano.
E' curioso notare che questo computer è già stato venduto all'asta, esattamente 10 anni fa, quando il suo attuale proprietario, Robert Luther, lo acquistò ad una "self-storage auction". Luther ha raccontato il fortunato ritrovamento e le successive ricerche storiche effettuate nel libro "The First Apple".
E' possibile vedere la presentazione del computer da parte del suo attuale proprietario in questo bellissimo video su Kickstarter. Un altro video interessante è stato realizzato da Corey Cohen, noto esperto di Apple I, durante l'analisi effettuata sull'oggetto.
La casa d'aste stima il computer tra 400.000 ed i 600.000 dollari, ma molti si aspettano un nuovo record. Tra pochi giorni sapremo se potremo ribattezzare l'Apple I come "il computer da un milione di dollari".
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- Scritto da Luigi Serrantoni
Nella località altoatesina di Parcines, vicino a Merano, è attivo da molti anni il Museo delle Macchine da Scrivere, dedicato a Peter Mitterhofer, uno dei padri della macchina da scrivere che nella cittadina nacque nel 1822.
Da giugno 2014 il museo ospita la mostra temporanea "Top Secret - L'arte dei messaggi cifrati" che presenta la storia della crittografia illustrando particolari strumenti utilizzati a questo scopo. Tra essi anche quello, leggendario, chiamato "Enigma", che l'esercito tedesco utilizzò nella Seconda Guerra Mondiale.
L'esposizione, che doveva termianre a fine Ottobre, è stata prolungata fino al 31 maggio 2015.
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- Scritto da Luigi Serrantoni
Il Museo interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) di Cosenza, ospitato e gestito dall'Associazione culturale Verdebinario, organizza periodicamente incontri sui temi legati alla storia dell'informatica denominati "Lovelace Saturdays".
Sabato 8 Novembre si inaugurerà la nuova stagione con un evento avente il seguente programma:
alle ore 18:00 - Il Digital Equipment Corporation VAX 11/780 e l'ex Centro di Calcolo dell'UniCal, a cura del prof. Renato Guzzardi.
alle ore 18:45 - I Fantasmi del CED - storie di hacking dagli anni '80, a cura di Gabriele 'Asbesto Molesto' Zaverio, in collegamento audiovisivo con il Museo dell'Informatica Funzionante - Palazzolo Acreide (SR).
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- Scritto da Luigi Serrantoni
Il 16 ottobre 2014 si terrà la terza edizione italiana dell'evento internazionale "Finding Ada", presso la Sala delle Colonne del Comune di Torino in via Milano, dedicato all'eccellenza femminile in campo scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico e in onore di Lady Ada Augusta Byron in Lovelace, considerata la prima programmatrice della storia.
Quest'anno il tema principale sarà "Il sessismo nelle professionalità legate al mondo dell'ICT".
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale dell'evento ed alla pagina del MUPIN (Museo Piemontese dell'Informatica) che organizza l'evento.
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- Scritto da Luigi Serrantoni
Nasce dalla passione di RetroEdicola Videoludica e dell'Associazione Culturale RetroCampus, con la collaborazione di DVG "Il dizionario dei videogiochi" e RGM "The RetroGames Machine", la rivista RETROEDICOLA VIDEOLUDICA dedicata al retrogaming e retrocomputing.
Il mensile sarà distribuito gratuitamente sia online che presso edicole e punti di distribuzione in tutta Italia.
E' già disponibile il primo numero sul sito www.retroedicola.it
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- Scritto da Luigi Serrantoni
Sarà battuto all'asta a New York il prossimo 22 Ottobre un ennesimo esemplare di Apple I. La casa d'aste Bonhams stima il valore tra i 300.000 ed i 500.000$, cifra ottimistica visti i deludenti risultati dell'ultimo Apple I messo all'asta in Germania. Si tratta però in questo caso di un esemplare molto ben conservato e funzionante, anche se mancano manuali ed accessori originali.
Sulla pagina descrittiva del lotto viene indicato che il computer appartiene a John Anderson, fondatore del Cincinnati AppleSiders, ed è stato esaminato da Corey Cohen (Mid-Atlantic Retro Computing Hobbyists Museum), noto esperto di Apple-1 che lo ha restaurato e certificato l'ottimo stato funzionale e l'originalità dei componenti. Sul sito dovrebbe essere disponibile a breve un filmato dell'Apple I in vendita.
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- Scritto da Luigi Serrantoni
E' online il numero 50 della fanzine di retrocomputing Jurassic News.
In questo numero:
- Editoriale: Su la testa!
- Le prove di JN: APF - The Imagination Machine
- Come eravamo: Estetica-mente
- Come eravamo: La programma 101
- Retrocomputing: Funziona?
- Biblioteca: In the Beginning was the Command Line
- Laboratorio: Un cavo SCART audio-video per il C64
- Retro linguaggi: Prolog (parte 4)
- Darwin: Storia del Desktop Publishing (parte 6)
- Mostre ed eventi: Video Game Evolution
- Mediateca: Viaggio in Italia
E' prelevabile online su www.jurassicnews.com
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- Scritto da Luigi Serrantoni
Nasce dalla collaborazione tra pubblico e privato, tra la BasicNet ed il Museo Regionale di Scienze Naturali, il nuovo «Temporary Museum» di Torino.
L'ampio spazio espositivo di Corso Verona 15/C, ricavato da un insediamento industriale, è stato inaugurato il 13 Dicembre scorso. Al suo interno è ospitata la mostra permanente La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad, curata da Massimo Temporelli e Cecilia Botta di BasicGallery, archivio storico di BasicNet. Attraverso un percorso che si snoda in 8 differenti aree tematiche, viene raccontata l'evoluzione dei grandi ed inaccessibili calcolatori degli anni 60 che si sono trasformati in uno strumento di uso quotidiano per tutti.
La maggior parte dei computer proviene dalla collezione di Marco Boglione, patron di BasicNet, compreso il famoso Apple I, punta di diamante dell'esposizione. Altri pezzi provengono dalle collezioni di Damiano Gaeta, del Mupin (Museo Piemontese dell'informatica) e dal laboratorio-museo Tecnologic@mente di Ivrea, che espone la famosa Olivetti Programma 101, da molti considerato il primo personal computer della storia.
Lo stezzo spazio ospita mostre temporanee curate dal Museo Regionale di Scienze Naturali, la cui sede storica è chiusa per lavori di ristrutturazione. Con cadenze bimestrali saranno proposti temi che mostrano i punti di incontro tra Natura e Tecnologia.
Il Temporary Museum è visitabile, a ingresso libero, dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 19.
Sul sito è presente una galleria fotografica sul Museo.